giovedì 21 febbraio 2013

Carlo O. Gori. Miei libri in importanti biblioteche estere: 1. Library of Congress, Washington, DC, USA

Miei libri in importanti  biblioteche estere. 1. Library of Congress




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Library of Congress - Biblioteca del Congresso

La Library of Congress statunitense - nota anche con la sigla LOC oppure LoC e, in Italia, come Biblioteca del Congresso - è de facto la biblioteca nazionale degli Stati Uniti. Con gli oltre 128 milioni di documenti che essa conserva è la maggiore biblioteca della storia del mondo; la British Library è la seconda.
Le sue collezioni includono più di 28 milioni di libri catalogati e altro materiale stampato in 470 lingue; più di 50 milioni di manoscritti; la maggiore raccolta di libri rari dell'America Settentrionale, comprendente anche una Bibbia di Gutenberg; la più grande collezione del mondo di materiali legali, film, mappe, spartiti musicali e registrazioni sonore. Il Palazzo Thomas Jefferson, sede della biblioteca, è considerato uno degli esempi più magnificenti dell'American Renaissance.
La Library of Congress è stata istituita il 24 aprile 1800, quando il Presidente degli Stati Uniti John Adams ha firmato un atto del Congresso che stabiliva il trasferimento della sede del governo da Filadelfia nella nuova città capitale di Washington.
La legge destinava 5.000 dollari "per l'acquisto dei libri necessari alle esigenze del Congresso [...] e per la sistemazione di un appartamento adatto a contenerli".
La prima biblioteca ha avuto sede nel nuovo Campidoglio (Capitol in inglese) fino all'agosto 1814, quando le truppe inglesi incendiarono il vecchio edificio distruggendo i circa 3.000 libri conservati nella biblioteca.
Nel giro di un mese, il Presidente a riposo Thomas Jefferson offrì la propria biblioteca personale come sostitutiva. Jefferson per 50 anni si era dedicato ad accumulare libri, raccogliendo ogni testo collegato all'America e anche tutte le opere rare e significative in tutte le scienze; la sua biblioteca era considerata tra quelle di maggior valore negli Stati Uniti. Jefferson era pesantemente indebitato e si vedeva costretto a vendere i suoi libri per tacitare i suoi creditori.
Egli anticipò la prevedibile controversia sulla natura della sua collezione, che includeva libri in lingue straniere e volumi di filosofia, scienza, letteratura e altri argomenti comunemente considerati estranei alle biblioteche legali. Scrisse dunque: «Non so se la mia biblioteca contenga alcuna branca del sapere che il Congresso voglia escludere dalla sua collezione; infatti non è presente alcun argomento sul quale un Membro del Congresso non possa essere chiamato a riferire.»
Nel gennaio 1815 il Congresso accettò l'offerta di Jefferson, stanziando 23.950 dollari per i suoi 6.487 libri; questo pose le basi per una grande biblioteca nazionale. Il concetto jeffersoniano di universalità, cioè la convinzione che tutti gli argomenti sono importanti per la biblioteca dei legislatori statunitensi, costituisce la filosofia e lo schema razionale dietro le perduranti politiche delle collezioni onnicomprensive della Library of Congress.
Il 24 dicembre 1851 la Library subì un incendio che distrusse 35.000 libri, un ritratto originale di Cristoforo Colombo, ritratti dei primi cinque Presidenti statunitensi eseguiti da Gilbert Stuart e statue di George Washington, Thomas Jefferson e il Marchese di Lafayette.
La Library ora occupa più di tre edifici in Washington:
· Il Thomas Jefferson Building (tra la Independence Avenue e la East Capitol Street sulla First Street SE), aperto nel 1897 e di gran lunga il maggior edificio della biblioteca;
·  Il John Adams Building (tra la Independence Avenue e la East Capitol Street sulla 2nd Street SE), aperto come annesso al precedente nel 1938;[1]
·  Il James Madison Memorial Building (tra First Street e Second Street sulla Independence Avenue SE), aperto nel 1981 come nuovo quartier generale della Library.
La Library ha sviluppato un sistema per la classificazione dei libri chiamato Library of Congress Classification (LC) che viene utilizzato da gran parte delle biblioteche universitarie e di centri di ricerca, sebbene molte biblioteche pubbliche continuino a servirsi della Dewey Decimal Classification. Inoltre molte biblioteche pubbliche specialistiche preferiscono schemi di classificazione settoriali.
La Library serve come un deposito legale per garantire la protezione del copyright. Tutti gli autori che chiedono la registrazione del copyright statunitense devono sottoporre alla Library due copie dei loro lavori. In larga parte come conseguenza di questa prassi, ogni giorno lavorativo pervengono alla Library circa 22.000 nuove opere pubblicate negli USA. Contrariamente a quanto molti ritengono, la Library non conserva tutte queste opere nelle sue collezioni, ma soltanto una decina di migliaia.
Si stima che i documenti a stampa posseduti dalla Library of Congress, se fossero digitalizzati come testo semplice, impegnerebbero dai 17 ai 20 terabytes di memoria. Questo conduce alla diffusa, ma poco corretta, conclusione che l'intero corpus dei testi presso la Library equivalga a 20 terabyte. Talora questa grandezza rapportata all'unità di tempo viene considerata, ancora poco correttamente, come unità di velocità di trasferimento dei dati, il LoCs/s, cioè il Library of Congress al secondo. Attualmente sono digitalizzate solo particolari porzioni dei documenti a stampa posseduti e al momento la Library non ha piani per la digitalizzazione sistematica di sezioni significative di quanto conserva. La Library produce milioni di oggetti digitali, corrispondenti a decine di terabytes, accessibili sul suo sito American Memory.
Questo costituisce una fonte di risorse di pubblico dominio in termini di immagini, documenti sonori, documenti video e contenuti del Web archiviati. Quasi tutti gli elenchi di posseduti, i cataloghi della biblioteca, possono essere consultati direttamente sul suo sito Web. I bibliotecari di tutto il mondo consultano questi cataloghi, attraverso il Web o altri media più adatti a queste necessità, quando devono catalogare per le loro collezioni un libro pubblicato negli Stati Uniti. Essi si servono del Library of Congress Control Number per essere sicuri della esatta identità del libro.
La Library of Congress fornisce anche l'archivio in linea degli atti del Congresso degli Stati Uniti,[2] incluso il testo delle leggi, il testo del Congressional Record, il sommario e lo stato delle leggi, il Congressional Record Index e la Costituzione degli Stati Uniti.
Parte della storia degli Stati Uniti e dei nativi americani è conservata nel materiale che costituisce la monumentale opera fotografica di Edward Sheriff Curtis, fotografo, esploratore ed etnologo, che raccolse nelle prime tre decadi del XX secolo le testimonianze di quello che era un popolo forzatamente avviato al declino.
La Library inoltre amministra il National Library Service per i non vedenti e i fisicamente disabili, un programma per una biblioteca con documenti sonori e braille che si rivolge a 766.000 cittadini.
La Library è aperta alla consultazione del pubblico e accoglie gruppi di visitatori. Per entrare nelle sale di lettura e accedere ai documenti conservati occorre essere titolare di una Reader Identification Card; questa viene rilasciata a persone con più di 18 anni dietro presentazione di un documento di identificazione riconosciuto (ad esempio patente di guida, carta di identificazione di uno stato, passaporto). Certi accessi ai documenti sono peraltro riservati ai membri del Congresso, al loro staff e a certe altre figure ufficiali.
Inoltre, dal 3 gennaio 2008, circa 3000 fotografie sono state pubblicate sul famoso portale Flickr, rese disponibili per la libera consultazione. Per ora sono disponibili due collezioni: News in the 1910s e 1930s-40s in Color

                                                    Da Wikipedia, l'enciclopedia libera






                                                     COG








Carlo Gori - Carlo O. Gori - Carlo Onofrio Gori




Qui sotto i miei libri acquisiti e conservati dallaLibrary of Congress:
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Altri post su questo argomento:

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